Nella scelta della tua nuova offerta luce ti troverai dinanzi ad una decisione molto particolare, ovvero quella tra la tariffa monoraria e quella bioraria. Di cosa si tratta? Semplicemente di due differenti modi di rendicontare i costi dei consumi di corrente in base alla fascia della giornata di utilizzo. Oggi ti spieghiamo quali sono le differenze tra queste due tipologie di tariffe presso i fornitori di energia elettrica e in quali casi sia più conveniente l’una o l’altra in base al tuo stile di vita.
Cosa sono le tariffe della corrente?
La tariffa monoraria è quella che applica un costo fisso alla corrente utilizzata a prescindere dalla fascia oraria del giorno. Quindi per capirne il prezzo non devi fare altro che controllare il costo unitario della materia energia che trovi espresso in kWh e valutare l’offerta più conveniente comparando tra quelle disponibili sul mercato.
La tariffa bioraria, invece, divide l’utilizzo della corrente in diverse fasce di costo a seconda dell’orario della giornata in cui ne fai utilizzo. Quindi ci sono varie fasce di prezzo per le quali l’utilizzo di corrente può costare di meno o di più utilizzando la corrente al mattino, alla sera o nel week end.
Perché sono state introdotte?
Questa tariffa è stata introdotta per incentivare i consumatori a ridurre i picchi dei consumi di corrente derivanti dall’utilizzo mattutino e pomeridiano nelle città. Difatti in alcune fasce orarie sono attive sia le utenze domestiche che quelle commerciali e industriali causando picchi di corrente che possono comportare anche una serie di disservizi oltre ad un considerevole impatto ambientale.
Di conseguenza l’inserimento delle tariffe vantaggiose nelle ore serali è stato voluto proprio per disincentivare l’utilizzo degli elettrodomestici quando la corrente è caratterizzata da una maggiore domanda e ridistribuirne durante tutto il giorno il suo utilizzo.
Come sono divise le fasce di consumo?
In particolare le fasce si distinguono in F1, F2 ed F3. Come precisa Arera ci sono sensibili differenze tra mercato libero e tutelato che trovi spiegate nel Glossario. Per quelle del mercato libero la prima è la fascia delle ore di punta ed è quella che costa di più perché si applica nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 08.00 alle 19.00.
La fascia F2, invece, è quella dei giorni feriali dal lunedì al venerdì che va dalle 07.00 alle 08.00 e dalle 19.00 alle 23.00. Inoltre include anche il sabato dalle 07.00 alle 23.00. Infine la fascia di consumo F3 è quella che va dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 07.00 e che copre la domenica e i festivi per l’intera giornata.
Quale scegliere?
La scelta dell’una o dell’altra opzione dipende molto dal tuo stile di vita e dalle tue abitudini. Per esempio se lavori da casa e trascorri molto tempo tra le mura domestiche la tariffa bioraria potrebbe non essere quella più conveniente, a meno che tu non decisa di rispettare scrupolosamente gli orari delle fasce di consumo. Per chi lavora tutto il giorno e non sta mai in casa durante la settimana è ovvio che ti conviene applicare la tariffa bioraria ma considerando un uso attendo degli elettrodomestici fissi e di quelli in stand-by.