Disturbi allo stomaco

Essere sempre in salute e in forma sarebbe allettante per chiunque di noi, magari! Tuttavia, il nostro apparato digerente non sempre è in equilibrio. Per svariate ragioni, tra cui stress e altre condizioni, possono insorgere disturbi frequenti allo stomaco. Non preoccupiamoci, ma vediamo come agire in fretta.

Lo stress può essere responsabile di alcuni disturbi gastrici?

Lo stress può indubbiamente influire su salute ed equilibrio psicofisico. In particolare, il nostro stomaco (assieme all’intestino) è bersaglio d’elezione di stress, ansia, tensioni varie. Le nostre giornate frenetiche e ricche di impegni mettono a dura prova il nostro livello di tollerabilità. In situazioni di particolare stress e stanchezza, il nostro organismo può reagire somatizzando, e segnalandoci con una serie di disturbi che abbiamo “colmato la misura”.

Tra poco vedremo alcuni disturbi gastrici che potrebbero essere acuiti, talora causati, da una situazione di stress. Come agire? Ovviamente sarebbe opportuno intervenire sulla situazione o sull’episodio “stressogeno”, ma è possibile anche mettere in pratica consigli di salute e benessere per attenuare disturbi e sintomatologia sgradevole.

NAUSEA CON VOMITO

Sono spesso correlati. La nausea non è una patologia, ma una condizione trasversale a più cause lo stress potrebbe acuirla), caratterizzata da una sensazione di debolezza e malessere generale, circoscritta prevalentemente alla bocca dello stomaco, e spesso accompagnata da desiderio di vomitare. Per attenuare sul nascere questa sensazione, soprattutto se si presenta al mattino, possiamo sgranocchiare qualche alimento secco, come ad esempio pane tostato, fette biscottate o cracker.

Il vomito, o emesi, è l’espulsione rapida di contenuto gastrointestinale dalla bocca. Dopo episodi di vomito, beviamo a piccoli sorsi acqua a temperatura ambiente, camomilla o tè senza limone e zucchero. Inoltre, tra i consigli di cibo e ricette, sono indicati alimenti secchi e croccanti (pane tostato, fette biscottate, cracker), alimenti semplici e leggeri come mela grattugiata, carote, patate lesse, pollo e pesce, preparazioni leggere come riso e pasta in bianco.

CATTIVA DIGESTIONE

La cattiva digestione o dispepsia è causata da una serie di fattori che possono alterare la fisiologica digestione e provocare un fastidioso senso di pienezza. Se siamo stressati, è probabile che si verifichi un rallentamento dei processi digestivi. Per facilitare i processi digestivi, facciamo una breve passeggiata dopo i pasti e non corichiamoci prima di tre ore dalla cena. Bere una camomilla o una tisana può essere d’aiuto. Inoltre, alcuni alimenti, come finocchio e carciofo, sono particolarmente indicati perché di facile digeribilità e utili a ridurre la sensazione di gonfiore e pienezza.

ACIDITÀ E BRUCIORE DELLO STOMACO

“avere acidità”: questa espressione indica una eccessiva secrezione di acido  derivante delle ghiandole gastriche, non correttamente “assorbita” dall’azione protettiva del muco gastrico. Può essere una conseguenza del bruciore di stomaco, noto anche come pirosi gastrica, una sensazione di fastidioso dolore e/o di bruciore (dolore urente) alla bocca dello stomaco che può durare da qualche minuto a diverse ore. Talvolta, per non dire spesso, si manifesta con iperacidità e reflusso gastro-esofageo. In caso di stress, queste condizioni possono intensificarsi. Evitiamo alimenti ad azione acidificante, come pomodori, kiwi e agrumi. Non corichiamoci subito dopo i pasti, poiché la posizione sdraiata favorisce la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago.

REFLUSSO GASTRICO

Correlato a bruciore e acidità di stomaco, il reflusso insorge quando i succhi gastrici entrano A contatto con le pareti esofagee, provocando pirosi retro sternale e sapore di liquido acido. Anche in questo caso, stress e ansia possono essere fattori scatenanti. Come per i disturbi precedenti, è opportuno evitare alimenti ad azione acidificante e non coricarsi subito dopo i pasti: si tratta di due regole fondamentali per evitare l’eccesso di reflusso acido nell’esofago.

Quali altri disturbi gastrici possiamo individuare?

Altri disturbi di stomaco che potrebbero insorgere sono:

ACETONE

L’acetone è uno stato chetonemico, cioè un’alterazione del sistema metabolico. Si manifesta quando l’organismo, in assenza di zuccheri, inizia a utilizzare i grassi per produrre energia. Questo disturbo riguarda frequentemente i bambini e si manifesta con episodi di vomito e odore fruttato dell’alito. Per gestire questa condizione, passeggera, è opportuno di reidratare i bimbi dando loro da bere a piccoli sorsi (acqua, succhi di frutta o camomilla zuccherata o dolcificata con miele) e dando loro una dieta leggera, povera di grassi.

DISTURBI GASTRICI IN GRAVIDANZA

Durante la gravidanza, piccoli fastidi a livello gastrico sono fisiologici e non devono spaventare. In relazione a ciascun trimestre, possono manifestarsi disturbi gastrici tipici. Nausea e vomito nel primo trimestre, difficoltà digestive nel secondo trimestre della gestazione e bruciore di stomaco nel terzo trimestre sono le evenienze più diffuse che possono “infastidire” un pochino la futura mamma nelle diverse fasi della gestazione. Dieta adeguata, respiri profondi e qualche cuscino in più quando si dorme possono aiutare a sentirsi meglio. In particolare, nel terzo trimestre si ha bisogno di un sostegno pratico in più: facciamoci aiutare!

DOPO UBRIACATURA

L’impatto di eccessive quantità di alcol sulla mucosa dello stomaco può causare un generale malessere, accompagnato da una serie di disturbi localizzati a livello dello stomaco, come nausea, vomito, eruttazioni, ma anche mal di testa. Una doccia rigenerante, una breve passeggiata, una dieta leggera a base di riso, pollo, verdure lesse possono aiutare a riassestare lo stomaco.