Siti Multilingua

Chi ha un sito che viene visitato giornalmente da molte persone, potrebbe sentire la necessità, o avere solo la curiosità, di tradurlo in altre lingue.
Qui iniziano però i dubbi: come si fa? In quali lingue si dovrebbe tradurlo, e soprattutto, a fronte di un investimento per lo scopo, quali potrebbero essere i vantaggi concreti?
Scopriamolo subito in questa guida.

Indice dei contenuti

  • Siti multilingua: cosa sono
  • I vantaggi dei siti multilingua
  • In quali lingue si dovrebbe tradurre il sito?

Siti multilingua: cosa sono

I siti multilingua, come dice la parola stessa, sono dei siti che possono essere letti in più lingue.
Ma in cosa consiste esattamente questo meccanismo?
Non si sta parlando infatti di un sito che abbia implementato un plugin per la traduzione automatica, bensì di un sito che sia stato tradotto da un professionista che abbia caricato manualmente i testi.
Una prima prova per capire la differenza importante tra i due concetti la si può avere in pochi istanti.
È sufficiente aprire due siti. Il primo avrà generalmente un tasto sulla sidebar con un plugin automatico che sfrutta GT, cioè Google Translate, e che tradurrà approssimativamente tutto il sito.
Il secondo sarà un vero sito multilingue, con una finestra all’interno della quale selezionare la propria lingua e che automaticamente farà apparire quella pagina specifica nella sua versione tradotta (non automatica quindi ma creata ad hoc nel sito).
Quando si tratta di traduzione siti web non c’è miglior soluzione che affidarsi ai professionisti, anche perché basta fare la semplice prova di cui abbiamo appena parlato per rendersi conto che un sito tradotto in maniera automatica è un sito approssimativo.

I vantaggi dei siti multilingua

Avere un sito multilingua offre numerosi vantaggi, e questo a prescindere della mission del sito stesso.
Tra questi c’è anche e soprattutto il guadagno economico, come sanno bene i professionisti del settore come Melascrivi che si occupano anche di questo.
Con un sito tradotto in più lingue il mercato raggiungibile si amplia, e il prodotto di cui si tratta nel sito (che sia un libro o che sia un servizio professionale) può essere visto da più persone.
Un altro vantaggio da non sottovalutare è quello d’immagine.
Un sito multilingue tradotto in maniera professionale è un sito sul quale il proprietario ha investito, e ciò denota cura e attenzione da parte sua. È come un biglietto da visita all’ennesima potenza.
Ulteriore vantaggio potrebbe essere quello collegato all’assistenza clienti, che potrebbe essere gestita grazie ad una collaborazione con il traduttore che potrebbe occuparsi dell’invio di mailing list programmate o di risposte nella sezione FAQ.
Un altro vantaggio è quello dello sblocco di un mercato ristagnante.
Poniamo il caso che un imprenditore abbia un sito sul quale offre dei servizi o vende prodotti che in Italia non si acquistano.
Potrebbe essere tentato di rinunciare al suo business.
Vale invece la pena di tradurre il sito, perché si potrebbe scoprire con entusiasmo che un mercato estero potrebbe apprezzare un prodotto che verrebbe immediatamente rilanciato anche in patria.

In quali lingue si dovrebbe tradurre il sito?

A questo punto altre domande potrebbero riguardare gli aspetti più tecnici dell’argomento.
Tra queste, due in particolare andrebbero sempre poste:

  • in quali lingue è meglio tradurre il sito;
  • che dominio scegliere.

Per rispondere al primo quesito l’inglese è senza dubbio la prima lingua da scegliere.
Tuttavia ci sono degli idiomi forse insospettabili ma sui quali vale la pena puntare. Tra questi il russo e il cinese, perché si tratta di mercati molto ampi e con grandi potenzialità di acquisto.
Infine, indispensabile la traduzione in spagnolo e portoghese, lingua diffusissima in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il secondo quesito, il dominio da privilegiare sarebbe di certo il .com.
Il motivo è semplice e duplice.
In primo luogo il dominio .com è pensato appositamente per l’e-commerce e la vendita di servizi, e quindi i motori di ricerca, quando viene fatta una domanda in rete che riguarda un possibile acquisto, tendono a dare la precedenza a questi suffissi.
In secondo luogo il dominio .com è più internazionale, a differenza del più locale .it che viene indicizzato bene in Italia, ma non all’estero.
Un ultimo accenno va fatto ad un aspetto che spesso si sottovaluta quando si tratta di siti.
Facciamo dunque un esempio molto concreto per dare la misura di quanto sia importante una traduzione professionale del sito multilingua.
Poniamo il caso che una persona di lingua francese stia cercando un servizio catering per il proprio matrimonio.
Farà quindi una ricerca in rete con determinate parole chiave.
Se il sito tradotto è ottimizzato in ottica SEO, certamente comparirà tra i risultati della ricerca.
A quel punto la persona aprirà il sito in questione e lo troverà già tradotto nel sua lingua (questo grazie ad un’impostazione del sito che in automatico apre la pagina tradotta se l’indirizzo ip contiene l’estensione .fr).
L’impatto che ne riceverà sarà decisamente migliore di un sito in italiano che proverà a leggere in francese cliccando sul tasto ‘translate’.
Non va sottovalutata la psicologia del marketing, perché quell’utente si sentirà a casa, soprattutto se la traduzione di un servizio sarà adattata secondo gli usi e i costumi francesi.
Ecco che la sua fiducia sarà conquistata nel modo più semplice.