sviluppo software di intelligenza artificiale

Secondo uno studio del Parlamento Europeo, già nel 2019 l’AI aveva un impatto positivo sulle aziende dell’Europa Meridionale di oltre 700 miliardi di dollari. Un numero che ha continuato e continua a salire negli anni successivi e soprattutto in questo anno di pandemia. In un momento in cui le relazioni in presenza sono fortemente diminuite, ogni azienda può trovare beneficio dallo sviluppo di software di intelligenza artificiale.

Questi possono infatti migliorare diverse fasi del processo di produzione, quello di distribuzione e il rapporto con i clienti. Avere un proprio assistente virtuale in azienda significa poter contare su un membro del team dalle capacità sorprendenti, presente non per sostituire ma per incrementare le prestazioni umane.

Come funziona un software di intelligenza artificiale?

In qualsiasi settore di business un assistente virtuale può rendere più semplici e veloci alcune operazioni facendo risparmiare all’azienda tempo, soldi e risorse. Questo perché i software di ultima generazione sono programmati non solo per ripetere operazioni semplici, ma anche per imparare quelle più complesse e risolvere problemi di ogni tipo.

Per esempio, nel servizio clienti di una grande multinazionale il software di intelligenza artificiale opera come un vero e proprio membro del team di pubbliche relazioni. Lo fa grazie a una programmazione attenta che coinvolge psicologi, sociologi e linguisti, ma anche grazie a un continuo apprendimento delle situazioni già vissute.

Se un utente lamenta una particolare difficoltà con il chatbot, questo comprende e apprende il linguaggio utilizzato, le sfumature di rabbia e frustrazione del cliente e i metodi per placarlo. Così la volta successiva riconoscerà fin da subito lo stesso problema e saprà affrontarlo in maniera più veloce ed efficace. Lo stesso procedimento può essere applicato alle HR e a qualsiasi altro settore produttivo.

Lo sviluppo di un software AI e il deep learning

Il metodo che permette a un software di intelligenza artificiale di comprendere, interpretare e apprendere il linguaggio umano è detto NLP (Natural Language Processing) e fa parte di quella disciplina della programmazione chiamata deep learning.

Questo è il cosiddetto apprendimento profondo, che lavora su reti neurali artificiali organizzate in diversi strati. Proprio come quelle umane, queste reti neurali diventano sempre più complesse man mano che il software apprende dall’interlocutore nuove espressioni, parole, ma anche emozioni e modi per esprimerle.

Ogni interazione con l’essere umano consente al software di intelligenza artificiale di andare più a fondo nella comprensione del linguaggio e delle emozioni, così da sapere come reagire nel prossimo dialogo. Gli sviluppi della scienza del deep learning sono destinati a creare dubbi di tipo etico e morale ma anche grandissimi avanzamenti in campo digitale e virtuale.

3 soluzioni per lo sviluppo di software intelligenti

Come coniugare le problematiche etiche e sociali allo sviluppo di assistenti intelligenti? Le difficoltà principali riguardano la demarcazione di quel confine tanto labile tra uomo e macchina, interazione tra persone e tra software. Ecco tre soluzioni che possono rendere il tutto più semplice.

  1. Applicare le norme GDPR. Le normative sulla privacy a livello nazionale, Europeo ed internazionale consentono al software di intelligenza artificiale di apprendere dal dialogo con un essere umano senza comprometterne la privacy.
  2. Sperimentare in maniera veloce e automatizzata. L’avanzamento della ricerca sul machine learning è in grado di riprodurre esperimenti complessi in maniera veloce e di programmare i software AI in modo che apprendano autonomamente.
  3. Creare nuove figure professionali. Accanto al programmatore informatico e al data scientist, sociologi, psicologi e linguisti lavorano alla creazione dei software e allo sviluppo della loro sensibilità ed empatia.

L’obiettivo finale è quello di simulare una conversazione tra esseri umani con un alto grado di empatia, eliminare i bias di genere o altri tipi di discriminazioni e allo stesso tempo fornire informazioni corrette e di valore. Insomma, rendere le macchine intelligenti è fondamentale, ma anche sensibili e corrette nei confronti dell’essere umano con cui interagiscono. Questa è la nuova frontiera dello sviluppo di software di intelligenza artificiale.