L’installazione di un impianto fotovoltaico su terreno agricolo si può fare?
Iniziamo con l’affermare che la legislazione italiana purtroppo limita l’installazione a terra su terreni agricoli.
Quest’ultimi devono infatti aver ottenuto il titolo abilitativo entro il 24 Marzo 2012, data in cui è entrata in vigore la legge di conversione del DL Liberalizzazioni.
In Italia le norme che lo tutelano sono molto precise, tant’è che nel caso fosse di interesse affittare un terreno agricolo, si deve prestare molta attenzione per non imbattersi in sanzioni e/o smantellamenti degli impianti.
Ma non è tutto. I terreni, sempre per essere a norma, devono avere una potenza non superiore a 1 MegaWatt che è l’unità di misura utilizzata in ambito industriale e sta ad indicare la quantità di energia prelevata.
Inoltre se il proprietario dei terreni è lo stesso, gli impianti dovranno essere distanziati da almeno 2 chilometri.
Come funziona il fotovoltaico sul terreno agricolo
Le funzionalità dell’agrovoltaico.
Va detto, come ha affermato la stessa Legambiente, che la generazione fotovoltaica va ad integrare un’azienda agricola fino al raggiungimento degli obiettivi economici del gestore o del proprietario affittuario del terreno stesso.
Il fotovoltaico su terreno agricolo non è altro che un insieme di pannelli solari che, tramite un hardware elettrico, sono in grado di trasformare la luce del sole in energia elettrica.
Il Sole infatti ci “invia” i cosiddetti fotoni che non sono altro che onde elettromagnetiche. Una volta entrate in contatto con un pannello solare si crea energia elettrica tramite il processo chiamato appunto fotovoltaico.
Questo, oltre a produrre energie rinnovabile, aiuta a ridurre il consumo energetico sia privato che su larga scala.
I pannelli vanno posizionati a 5 metri da terra e sono sostenuti da due assi che permettono al pannello di muoversi liberamente di modo da essere sempre orientati verso il Sole.
Un’unità elettronica permette inoltre ai pannelli di muoversi evitando di farsi ombra l’uno con l’altro.
I benefici sono molteplici.
Vediamo quali sono.
Il fotovoltaico su terreno agricolo porta svariati vantaggi sia in termini di benessere per la natura in primis, ma anche per il proprietario affittuario del terreno.
- I pannelli creano delle zone d’ombra creando una barriera alle colture
- Permette alle aziende agricole di essere competitive sul mercato in quanto il fotovoltaico riduce i costi dell’energia
- Diminuisce l’impronta carbonica, un parametro che quantifica l’emissione di gas ad effetto serra
- Rendere fruttuosi i terreni abbandonati
Gli svantaggi dell’agrovoltaico
Come in ogni prodotto c’è il rovescio della medaglia.
Il settore del fotovoltaico su terreni agricoli ha anche degli svantaggi.
Ad esempio:
- Il costo elevato per l’acquisto e per il montaggio
- Manutenzione costosa
- Richiesta di progettazione da parte di tecnici esperti in quanto l’agrovoltaico è molto complesso. È obbligatorio quindi un accordo tra operatore elettrico e il proprietario del terreno affittato.
Gli incentivi statali
Caratteristiche per accedere agli incentivi statali.
Come detto in precedenza i pannelli per il fotovoltaico su terreni agricoli devono essere installati a 5 metri da terra e devono essere in grado di muoversi senza interruzione alcuna. Inoltre non devono assolutamente compromettere l’attività di coltivazione dei terreni.
Non meno importante la presenza di un monitoraggio per un maggiore controllo su colture e produttività.
Per quanto riguarda i finanziamenti lo Stato prevede un rimborso fino al 40% della spesa per attività agricole di produzione primaria, fino al 40% per le aziende che trasformano i prodotti agricoli e fino al 30% per le aziende che trasformano prodotti agricoli in non agricoli.
Un aiuto importante viene dato anche ai giovani agricoltori con attività avviata almeno 5 anni prima della richiesta di incentivo statale. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web https://terrenifotovoltaico.com/