Lino tessuto

Il tessuto di lino, la fibra più antica del mondo. Dagli antichi egizi, al giorno d’oggi: come questo tessuto domina il mondo della moda.

Quando si parla di tessuti, c’è sempre una vastità di argomentazioni da affrontare. La lavorazione, la consistenza, il materiale. C’è da dire che tra tutte le caratteristiche, poi, è raro parlare della storicità di un tessuto. Di solito sì, ma non nel caso del tessuto di lino.

La storia del tessuto di lino

Come già accennato, il lino è la fibra tessile più antica che ci sia. Addirittura pare risalga a 10.000 anni avanti Cristo, mentre la sua trasformazione in tessuto risale a 8.000 anni prima di Cristo. Infatti, i primi ritrovamenti si sono riscontrati nelle tombe egizie. Furono i Fenici ad esportare il materiale fuori dai confini egiziani. Grazie alla loro indole da mercanti e navigatori, raggiunsero le coste dell’Irlanda, dell’Inghilterra e della Bretagna, proprio le prime zone in Europa ad aver avuto il tessuto di lino.

Fu con il Rinascimento, dove vigeva il gusto elegante e raffinato, che si rafforzò la presenza del tessuto di lino nella produzione di oggetti della vita quotidiana. Lenzuola, camicie e tovaglie, erano realizzate prettamente in lino. Fino ad arrivare alla rivoluzione industriale del XVII secolo, durante la quale, grazie alla nascita delle industrie, emerse anche quella liniera. Attualmente la produzione del miglior tessuto di lino si trova nelle Fiandre, al Nord della Francia (sempre Bretagna), e in Belgio. La produzione del tessuto di lino, però, non si è limitata solo a questi paesi. Anche in Brasile, Cile, Europa Orientale, Russia e Paesi Baltici, si trovano numerose coltivazioni di lino.

Come si ricava il tessuto di lino

Dalle fibre, prelevate dall’interno della corteccia della pianta del lino, attraverso un processo di essiccazione e macerazione, si ottiene il lino grezzo. A seconda del livello di maturazione, poi, il lino può essere usato come tessuto o come olio.

Proprietà del tessuto di lino

La prima importante proprietà del lino è la resistenza. Tra tutte le fibre tessili che si ricavano in natura, il lino, è talmente resistente che è seconda agli acciai speciali nella classifica di resistenza. La seconda è la sua regolazione della temperatura. Riesce, infatti, a diventare un tessuto traspirante in estate e isolante in inverno. Altra importante proprietà è la sua natura ecologica. Il lino rispetta l’ambiente perché è biologico, non è OGM, è biodegradabile, è ricavato da una materia prima naturale ed è riciclabile. Inoltre, non prevede pesticidi nella coltivazione e quindi, non danneggia il suolo.

Perché usare il tessuto di lino?

Ecco 12 buoni motivi per scegliere il tessuto di lino:

  • Il lino è la migliore realizzazione del cotone, un po’ come il cashmere per la lana;
  • È un materiale molto comodo e fresco;
  • Non irrita la pelle perché è un tessuto anallergico e antibatterico;
  • È antiodore;
  • Assorbe l’umidità;
  • È facilmente identificabile e, dato il suo aspetto sgualcito, è un materiale unico nel suo genere;
  • Il lino è un materiale eterno e indistruttibile;
  • È un tessuto puramente ecologico ed eco-sostenibile, quindi completamente riciclabile;
  • Lo si può usare dalla primavera all’autunno;
  • È un tessuto talmente versatile che può accontentare più look diversi, dallo sportivo all’elegante;
  • Vale di più rispetto a quanto si spende;
  • È la sola scelta valida in primavera – estate quando ci si vuol vestire bene ma senza avere eccessivamente caldo

Come viene lavorato il tessuto di lino?

Il lino viene classificato in base alla sua finezza:

  • lini fini, usati per la produzione di tele pregiate, di pizzi e merletti (tovaglie, lenzuola);
  • lini mezzani, lavorati per tele comuni (asciugamani);
  • lini grossi, tessuti per tele ordinarie (abbigliamento maschile e femminile).

Come lavare il tessuto di lino

Preferibilmente lavarlo ad acqua per prendersi cura del tessuto e del colore, nel caso sia un capo colorato. Per i bianchi considerare un lavaggio a 60° massimo, mentre per i colorati non bisogna superare i 40°. Tutto questo sempre usando saponi o detergenti neutri, così da preservarne la morbidezza e la luminosità.

Come stirare il tessuto di lino

Prima di tutto controllare l’etichetta del capo. Una volta compreso il peso del tessuto si può procedere. Serviranno un ferro da stiro molto caldo, anche a vapore, e il tessuto inumidito. Bisogna ricordarsi di fare sempre prima una prova su una piccola parte. Dopodiché, agire prima sul rovescio del capo, e una volta terminato da questo lato, passare all’altro. Solamente sui capi più scuri è preferibile stirare solamente sul rovescio. Talvolta potreste anche interporre un panno tra il ferro e il capo.

Come smacchiare il tessuto di lino

Agire subito, prima che la macchia si secchi e diventi permanente. Sarebbe meglio usare dell’acqua ossigenata, si possono usare anche degli smacchianti delicati ma sempre e solo sulla parte rovesciata del capo e facendo sempre prima un tentativo di prova.
Qualora fosse permesso l’utilizzo di candeggina, il lavaggio va effettuato in acqua fredda con risciacqui intensi. Cercare di evitare sempre i detergenti o gli ammorbidenti consigliati per altri materiali: questi tendono a gonfiare, sfilacciare e ridurre la resistenza del filo.