birre keller

Se sei un appassionato di “bionde”, è probabile che tu abbia sentito parlare della birra keller, conosciuta anche come Zwickelbier.

Questo tipo di bevanda alcolica ha origini profonde nella cultura tedesca ed è molto apprezzata da chi cerca una birra non filtrata, non pastorizzata e non chiarificata.

Caratteristiche delle birre keller

La birra non filtrata keller deve il suo nome alla parola tedesca Keller, che significa cantina. Questo nome non è casuale; la Kellerbier, infatti, si contraddistingue per il particolare processo di fermentazione che si svolge all’interno di botti custodite in cantine o luoghi simili.

Ma cosa la rende così speciale? Il fatto di non essere pastorizzata, chiarificata e filtrata. Ciò significa che quando versi una Kellerbier in un bicchiere, potresti notare una leggera torbidità e un aspetto leggermente opaco.

Birra Keller: gusto e gradazione alcolica

Una delle caratteristiche distintive della Kellerbier è il suo gusto ricco e complesso.

A differenza delle altre lager, questa birra non filtrata presenta una vasta gamma di malti.

È importante sottolineare, inoltre, che il luppolo risulta moderatamente amaro.

Il risultato è un sapore complesso che può variare, a seconda di quella che è la ricetta, dal dolce al secco.

In termini di contenuto alcolico, le birre keller si attestano solitamente tra il 4% e il 5%.

Birra non fermentata: i migliori abbinamenti gastronomici

La birra keller, grazie alla sua bassa gradazione alcolica, e si abbina assai facilmente con una grande varietà di piatti.

Ecco alcuni abbinamenti consigliati se state pensando di organizzare una cena con i vostri amici:

  • Cucina bavarese: piatti e pietanze come würstel, knödel (gnocchi di patate), Schweinshaxe (ecco come prepararlo) e brezen (pretzel);
  • Carne bianca: si abbina ottimamente con pollo e tacchino, specialmente quando vengono cucinati seguendo ricette semplici e poco elaborate;
  • Frutti di mare e pesce: come accompagnamento per pranzi o cene a base di pesce alla griglia, cozze o vongole;
  • Formaggi: sia molli a “crosta fiorita” (come possono essere, ad esempio, brie e camembert), che a pasta dura (come il cheddar).

Si può affermare senza problemi che la birra keller, per la sua versatilità, si sposa alla perfezione con numerosissimi piatti, in particolar modo con quelli preparati in modo semplice e con ingredienti freschi.

Differenze tra Kellerbier e Weissbier

Qual è la più grande differenza tra queste due “bionde” così popolari in Germania e ormai in tutto il mondo? Ciò che rende diverse queste due bevande è il modo in cui vengono prodotte.

La Weiss si ottiene unendo tra loro due tipi di malto, quello d’orzo e quello di frumento. L’insieme di questi due ingredienti contribuisce in modo significativo a formare il sapore speziato e fruttato tipico di queste birre.

La Weissbier ha un carattere vivace, dovuto anche al lungo processo di carbonazione a cui viene sottoposta.

Le birre keller vengono prodotte senza ricorrere al malto di frumento, ma soltanto con malto d’orzo e luppolo.

La Kellerbier, inoltre, subisce meno carbonazione della Weissbier e, per il fatto di non essere filtrata, riesce a regalare, a chi la sorseggia, un’esperienza gustativa più ricca e variegata.