Si dice che fare la babysitter sia il lavoro più bello del mondo ma anche uno dei meno semplici: per svolgerlo al meglio, bisogna avere passione, pazienza e dedizione, affiancando a queste qualità una buona dose di conoscenze specifiche sul mondo dei bambini.

Lavorare come babysitter: come iniziare e da dove partire

Trattandosi di un lavoro che comporta l’assistenza ai più piccoli, l’attività di babysitting è una professione molto seria: per questa ragione, la figura della babysitter, oltre a possedere determinati requisiti caratteriali – come la spontaneità, l’affabilità e la creatività – deve poter mantenere un atteggiamento responsabile ed essere consapevole delle proprie capacità.

Accudire un bambino significa, infatti, entrare nel suo mondo, soddisfare i suoi bisogni primari ma anche assecondare la sua voglia di giocare e avere l’abilità di accompagnarlo nel suo percorso di crescita con delicatezza e decisione insieme.
Qualunque sia il motivo che spinge a scegliere il lavoro di babysitter, bisogna affrontarlo sapendo che si tratta di un’attività non facile, che richiede un carattere empatico e amorevole.

A livello pratico, chi vuole intraprendere in modo professionale e sicuro questo percorso lavorativo deve cercare i canali giusti, ovvero quelli che offrano uno spazio nel quale proporsi valorizzando i propri punti di forza.

Oggi, per trovare lavoro come babysitter ci si può iscrivere a specifiche piattaforme online come Sitly.com, che coordina domande e offerte provenienti da ogni località del nostro Paese.
L’iscrizione a questi siti permette non solo di pubblicare un annuncio relativo alla propria disponibilità al lavoro di babysitter, ma anche di visionare diversi profili di famiglie interessate ad assumere una “tata”: una volta individuata la situazione che appare più giusta alle reciproche esigenze, si può fissare un colloquio conoscitivo con la famiglia ed, eventualmente, iniziare a lavorare.

Qualità e competenze necessarie per essere una babysitter

Poiché in questo settore lavorativo la concorrenza è altissima, le possibilità di trovare occupazione aumentano se si possiedono, oltre alle concrete abilità personali, anche conoscenze specifiche sull’assistenza all’infanzia.
Chi intende svolgere la professione di babysitter dovrà, quindi, avere le competenze per identificare e gestire i bisogni dei bambini, fronteggiando i momenti difficili e risolvendo eventuali criticità.

Anche se non esiste ancora un vero e proprio percorso formativo per lavorare come babysitter, alcuni corsi di laurea (come quello in Scienze della Formazione o in Scienze Pedagogiche), garantiscono l’acquisizione di competenze ideali per prendersi cura dei piccoli e sono, quindi, ben visti dai genitori che decidono di affidare i loro figli alle cure di una terza persona.

Fondamentale anche imparare a relazionarsi con i genitori, allo scopo di instaurare con loro un rapporto di lavoro sereno, basato su sentimenti reciproci di fiducia e rispetto.
Per convincere un genitore ad affidare ad altri la cura del suo bambino può essere utile dimostrare di possedere alcuni requisiti preferenziali come, per esempio, l’aver seguito corsi di Primo soccorso o di RCP (Respirazione Cardio Polmonare), ma anche l’aver svolto un periodo di tirocinio presso una struttura di accoglienza per l’infanzia, l’aver lavorato in una colonia estiva, oppure l’appartenenza a un gruppo scout.

babysitting: come gestire le modalità di lavoro

Al di là delle regole generali, la babysitter deve sapere ciò che può fare, senza essere condizionata da esitazioni o paure.
Se, per esempio, non ama guidare di sera o di notte, se non si sente in grado di preparare i pasti per un bimbo, oppure se non può aiutarlo nei compiti scolastici, deve farlo presente fin dall’inizio.

Meglio chiarire tutti i punti e le condizioni dell’accordo per evitare fraintendimenti in seguito: dichiarare ciò che fa sentire a proprio agio – o meno – definisce il tipo di persona che svolgerà l’attività di babysitter e permette a tutti i soggetti interessati di iniziare meglio la ricerca del rapporto lavorativo più adatto, effettuando una selezione e garantendo lo sviluppo di uno svolgimento stabile e sereno.